Concerto organistico

per il CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

Loreto, 25 giugno 2011

Seguendo una tradizione ormai stabilita nella nostra Basilica, in ogni concerto di musica sacra si lascia qualche minuto di tempo per proporre una breve riflessione, che aiuti a comporre l’elemento estetico a quello spirituale. Oggi, per questo concerto straordinario, più che di una riflessione si tratterà di una spiegazione, per capire l’occasione che ha suggerito questo evento.

Credo che tutti sappiate che, dal 3 all’11 del prossimo mese di settembre, si celebrerà ad Ancona il Congresso Eucaristico Nazionale. Per lanciare l’ultima fase del periodo di preparazione per il grande incontro, in tutte le chiese cattedrali delle Marche si svolge oggi un concerto d’organo. In un modo che è nello stesso tempo simbolico e reale, i grandi strumenti musicali sono tutti chiamati in causa per cantare, con le loro tante canne e i tanti registri, le lodi del Signore, attraverso le melodie che i diversi maestri organisti hanno scelto. Il primo pezzo che abbiamo ascoltato era ispirato all’inno specificamente composto per il Congresso Eucaristico, la cui melodia è stata reinterpretata dal Maestro Mauro Buscarini e dal suo collega Stefano Guaiana.  Non sta a me spiegare le ragioni per queste variazioni sul tema: diciamo solo che sono delle manifestazioni di creatività da parte dei compositori, oltre che ad essere un tentativo, a me sembra ben riuscito, di dare qualche gradevolezza ad una composizione che, così com’è, ne ha veramente poca.

Ma veniamo alla ragione prima del concerto: la prossima celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale. L’iniziativa dei Congressi Eucaristici ha la sua origine in Francia, dove furono organizzati i primi Congressi durante la seconda metà del XIX secolo, con l’intenzione di rinnovare la devozione dei fedeli verso l’Eucaristia e insieme di porre rimedio alla loro ignoranza del significato del Sacramento.

I Congressi erano inizialmente ispirati dalla fede nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia e si esprimevano quindi nell’adorazione solenne e in grandi processioni. Durante il pontificato di Pio X, i Congressi aggiunsero a questa finalità quella di promuovere la comunione frequente degli adulti e di preparare i bambini alla prima comunione, seguendo l’insegnamento in questo senso del Papa.

I Congressi Eucaristici celebrati durante il pontificato di Pio XI divennero internazionali, e furono celebrati nelle capitali dei paesi di diversi continenti: Chicago, Sydney, Cartagine, Dublino, Buenos Aires, Manila, Budapest. In quest’ultimo, celebrato nel 1938, il Cardinale Legato, Eugenio Pacelli, dovette interrompere la sua partecipazione e tornare urgentemente a Roma perché in quei giorni era avvenuto l’Anschluss, e i nazisti avevano annesso l’Austria al Terzo Reich.

Un nuovo impulso fu dato ai Congressi Eucaristici dalla riforma liturgica promossa dal Concilio Ecumenico Vaticano II, con la Costituzione “Sacrosanctum Concilium”, che fu il primo documento approvato dai Padri e promulgato dal Papa il 4 dicembre 1963; e quindi con l’Istruzione “Eucharisticum Mysterium” del 1967 e il Rituale del 1973 sulla santa comunione e il culto eucaristico fuori della Messa.

Contemporaneamente ai Congressi Internazionali, ne furono celebrati anche di Nazionali. Per l’Italia, nel 1930, il Congresso si svolse proprio qui a Loreto. Quello di quest’anno ad Ancona sarà il 25°. Il Congresso precedente fu celebrato a Bari nel 2005 ed ebbe il tema: “Senza la domenica non possiamo vivere”. Come è evidente già dal titolo, quello che si voleva mettere in risalto era la centralità della domenica nella vita cristiana, non come giorno da dedicare alla distrazione e agli acquisti settimanali, ma come vero e proprio “Dies Domini – giorno del Signore”, santificato dalla partecipazione comunitaria alla celebrazione eucaristica e dal contatto più intenso con la parola di Dio e con i fratelli di fede.

Il Congresso di Ancona fa un passo in avanti. Il tema di base è tratto dall’espressione di Pietro al termine del discorso sull’Eucaristia fatto da Gesù a Cafarnao. Di fronte all’abbandono di gran parte dei discepoli, il Signore chiede ai dodici: “Volete andarvene anche voi?” La risposta di Pietro è: “Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”. Su questa frase, così intensa e significativa nella sua manifestazione di fede, si costruisce una riflessione che allarga il tema della domenica a tutti i giorni della settimana: la presenza dell’Eucaristia nei giorni feriali, o come si dice oggi: nella ferialità. Il che vuol dire: la presenza del Signore nei diversi aspetti della nostra vita: nel lavoro, nella festa, nella fragilità umana, nell’affettività, nella tradizione. Le celebrazioni si svolgeranno soprattutto in Ancona, ma coinvolgeranno anche le altre diocesi del territorio, e cioè Senigallia, Jesi, Fabriano e Matelica, e Loreto. Qui a Loreto, rispondendo alla specifica vocazione del Santuario, il 6 settembre prossimo, si celebrerà la giornata per i malati, presieduta dal nostro Cardinale Angelo Comastri.

Mi sembra persino inutile ricordare che il Congresso sarà concludo con la solenne celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI, la domenica dell’11 settembre. Faremo in modo che da Loreto ci possa essere una partecipazione significativa a tutti gli eventi del Congresso ed anche a quel momento finale.

Ora che, più o meno, abbiamo una idea chiara della ragione di questo concerto, poniamoci tranquillamente all’ascolto, lasciandoci portare dal godimento delle melodie di grandi autori, interpretati dal bravo Maestro Buscarini ed eseguiti con il nostro grande organo Mascioni e le sue 5000 canne.

          Grazie e buon ascolto.