Conclusione della Via Crucis cittadina

Loreto, 11 aprile 2014

Mettersi in strada è camminare con Cristo sulla via della Croce. Sappiamo che alla fine ci attende la risurrezione, ma questa fede non rende più facile il cammino.
La vita è un pellegrinaggio, il pellegrinaggio ha una meta, il cammino spesso è pesante, talvolta doloroso, ma sempre bello ed esaltante.
Come salire su un monte …
Nel camminare, riconosciamo i nostri compagni di strada, che ci aiutano e ci sostengono e che, anche loro, hanno bisogno del nostro aiuto e del nostro sostegno. Non siamo mai soli, siamo sempre responsabili …
Abbiamo vissuto insieme una riflessione, sostenuti dalla musica, dal canto, dalla visione.
I tanti modi in cui la creatività umana agisce, per offrire nuovi spunti di comprensione.
Tutto questo non ci distrae dalla contemplazione.
Ci sentiamo anzi parte di una meditazione, che ci è proposta in tanti modi e che ci guida alla preghiera.
Una meditazione che possiamo dire cosmica, per i tanti milioni di cristiani nostri fratelli che la stanno facendo, e i tanti milioni che la stanno vivendo nella loro pelle, partecipi come sono della passione di Cristo.
Continuiamo in questi giorni a pensare alla passione, stiamo attenti a non perdere tempo ma approfondiamo l’esperienza che viviamo insieme: camminare insieme con Gesù, con Maria, nella Chiesa.
Il cammino può essere difficile, ma sappiamo la strada, seguendo le orme di Cristo, che riconosciamo perché ad ogni passo vediamo i segni di sangue che lasciano i suoi piedi perforati. Sarà così una vera Pasqua, un passaggio dalla morte alla vita, nella risurrezione di Cristo e nostra.