Valentino Salvoldi, Il mio nome è… Via della croce, via della luce, via della madre”, Edizioni Santa Casa – Velar – Edizioni Messaggero Padova, 2016.
PREFAZIONE
Il mio nome è Giovanni. Così hanno scelto di chiamarmi i miei genitori. Così sono stato battezzato. Così mi conosce Dio e con questo nome mi chiama.
Io, Giovanni, con il mio fardello di storia personale – grazie ricevute, debolezze e peccati, poche occasioni di bene accolte e tante perdute –, mi avvio a percorrere i diversi itinerari di fede che ci portano a seguire i passi di Gesù, di Maria e della Chiesa nascente.
Il mio nome è Giovanni. Mi metto in cammino e mi unisco a tanti che, ciascuno con il proprio nome e la propria storia personale, si preparano a vivere insieme con me questa esperienza di amore.
La strada che percorriamo ci accompagna attraverso luoghi a noi familiari, che conosciamo con gli occhi della fede: i luoghi dell’incarnazione e delle profezie, i luoghi dei contrasti e del dolore, i luoghi della passione e della vittoria sulla morte, i luoghi dell’attesa e della missione. Luoghi che si concentrano nella città scelta da Dio per essere santa tra tutte: Gerusalemme, dove tutto è accaduto, da dove tutti veniamo e dove tutti, nell’immagine gloriosa della Gerusalemme celeste, stiamo andando.
La strada che percorriamo ci porterà ad incontrare fratelli e sorelle, come noi parte di una storia santa, che viene da lontano ma che anche noi viviamo ogni giorno.
Incontrare Cristo, seguire Maria, vivere la Chiesa: sono momenti che descrivono il nostro cammino di fede e ci stimolano a rinnovare continuamente la nostra conversione, nella scoperta dell’amore misericordioso del Padre.
Lui solo, il Padre, senza nome: ma vicino a ciascuno di noi, che egli conosce, riconosce e chiama per nome. Ascoltiamone la voce e, attraverso il pellegrinaggio di fede, apriamo il cuore ad accoglierne l’abbraccio di amore.