La severità del preside

La nostra classe di terza liceo, sezione B, aveva fama di essere molto indisciplinata, probabilmente per qualche buona ragione.

            Non ricordo il perché, ma un professore aveva scritto una nota di biasimo nel registro di classe, dettagliando le nostre malefatte.

            In quell’anno, in assenza del Preside, ne faceva le funzioni il Vice Preside, che era il nostro professore di latino e greco, Enrico Campanini. Venendo in classe per fare lezione, lesse la nota e, guardandoci con aria delusa, disse: “O ragazzi!” e scrisse anche lui qualche cosa.

            Finita la lezione, andammo a vedere quello che aveva scritto e leggemmo: “La classe è stata adeguatamente redarguita”.

            Grande Enrico!