Maghi a Lamu

Per verificare la fattibilità della nuova diocesi di Malindi, dal 26 febbraio al 1° marzo 1999 svolsi una visita nella zona di Mpeketoni, visitando le varie comunità che avrebbero potuto far parte della nuova circoscrizione, ricavata da alcune parrocchie dell’arcidiocesi di Mombasa e da altre della diocesi di Garissa.

Terminata la visita, tornai a Lamu, dove ero atterrato giorni prima. Dopo uno sguardo alla parte antica della città, e una passeggiata sulla spiaggia, andammo in un piccolo ristorante dove, a quanto mi dissero, si mangiava un ottimo pesce arrosto. Ma la vera specialità del posto era il frullato di mango, fresco e molto saporito. Con la sete che avevo, dato il grande caldo della giornata, ne chiesi un bicchiere grande: appena poco meno di un barile! Lo bevvi tutto, con immenso piacere.

Quando poi arrivò il pesce, chiesi ancora un altro bicchiere, e la combinazione andò benissimo, in modo che mangiai il pesce e bevvi il mango, fino in fondo anche questa volta. Solo alla fine del pranzo, mi ricordai che il mango ha la caratteristica di facilitare la digestione: un vero e proprio lassativo. E cominciai a preoccuparmi.

Pensando a quello che mi aspettava, percorsi mentalmente il mio itinerario: qualche minuto in barca, per raggiungere l’isola dove è collocata la pista di atterraggio. C’era un edificio? Nell’edificio c’era un bagno? Arrivato lì ebbi la risposta: c’era solo una specie di capanna, senza nessun servizio igienico. Ma stavo ancora bene. Aspettiamo l’aereo, che sarebbe stato, come all’andata, un piccolo velivolo a elica da dodici posti. C’era la toilette? Salito, ebbi la conferma che no, la toilette non c’era.

Il volo verso Nairobi durava un’ora e mezzo. Ero preoccupato, ma di fatto continuavo a stare bene. L’arrivo era all’aeroporto turistico, “Wilson airport”, dove mi aspettava l’autista, pronto ad accompagnarmi a casa. Salendo in macchina, constatai che stavo ancora bene.

Quando finalmente ci fermammo davanti alla porta della Nunziatura, quasi rispondendo a un preciso segnale, cominciai a sentire un forte mal di pancia. Ma ormai avevo a mia disposizione il bagno del mio appartamento e tutto terminò nel migliore dei modi.

Non avrei mai immaginato che, per noi missionari, la Provvidenza si occupasse anche di questi dettagli!