Ravasi e le dimissioni

Monsignor Ambrogio Ravasi era il Vescovo di Marsabit, con il quale ho avuto rapporti frequenti e approfonditi, anche perché, come ho già ricordato, abbiamo dovuto studiare insieme la divisione della sua diocesi in due parti, con la creazione della nuova diocesi di Maralal. Questo mi ha richiesto anche più visite in quella regione, ardua ma bellissima.

Un giorno, all’inizio del 1999, Monsignor Ravasi mi disse: “Tra poco arrivo ai 70 anni di età e dai 70 ai 75 le cose vanno alla svelta”. Feci finta di non capire e gli chiesi perché si interessava ai 75 anni. “Ma perché ai 75 vado in pensione e non ho più preoccupazioni!”

Lì per lì inventai una storia, che gli rifilai immediatamente: “Ma guarda, che il Papa sta preparando una riforma del Codice di Diritto Canonico, proprio per il Can. 401”. Notando il suo sguardo interrogativo, spiegai: “Ai tempi nostri, uno era ordinato prete verso i 24 o i 25 anni, e ai 75 anni uno era già vecchio e logoro. Oggi, invece, si è ordinati verso i 30 o 35 anni, la vita si è allungata e a 75 uno è ancora nel pieno delle sue forze. Per questo il Canone 401 sarà cambiato così: Il vescovo diocesano che ha raggiunto i 75 anni di età potrà chiedere al Papa il permesso di farsi una plastica facciale, per sembrare giovane ancora per cinque anni”.

A quel punto, il buon Ravasi capì che stavo scherzando, e tutto finì in una grande risata.