Via Crucis cittadina

27 marzo 2015

Con Maria, ai piedi della croce, contempliamo la passione di Cristo, in tutta la sua assurda crudeltà. Con il suo sguardo di madre, comprendiamo la devastazione operata sul suo corpo, creatura perfetta dell’amore divino, strumento perfetto dell’amore divino, guastato con cattiveria e reso brutto, causa di ribrezzo, per il gusto sadico di una umanità ormai priva di ogni senso di dignità e di rispetto.

Con Maria, ai piedi della croce, contempliamo la passione della Chiesa, corpo mistico di Cristo, sottoposta a persecuzione nei suoi figli, torturati e uccisi perché discepoli, martiri innocenti per la loro fedeltà alla buona notizia proclamata dal loro Maestro, primo martire perfettamente innocente nella storia dell’umanità.

Con Maria, ai piedi della croce, contempliamo la passione dell’umanità intera, umiliata, affamata, considerata straniera e sempre fuori posto in un mondo che era stato creato per essa, e che invece è diventato proprietà esclusiva di una minoranza piccola ed egoista, che gestisce le fonti di energia, le riserve di cibo, il fluire delle acque, il maneggio del denaro, senza occuparsi delle migliaia di loro fratelli che ogni giorno muoiono, perché uccisi dal loro cinismo.

Con Maria, ai piedi della croce, contempliamo la passione delle donne, più di metà dell’intera umanità, ancora oggi considerate merce da vendere e da comprare, da usare come richiamo per i clienti di qualsiasi prodotto, da illudere con l’ideale falso di una bellezza che dovrebbe diventare eterna a colpi di bisturi.

Con Maria, ai piedi della croce, contempliamo la passione dei bambini, quelli che non contano e non sono contati, che sono trattati come decorazione di adulti vanitosi, ai quali si nega l’infanzia, perché non impediscano la tranquilla indipendenza dei loro genitori.

Con Maria, ai piedi della croce, contempliamo la passione delle famiglie divise, dei coniugi umiliati e lasciati senza sostentamento sufficiente, dei figli contesi e abbandonati, degli anziani privi di sostegno e condannati alla solitudine e all’anonimato delle case di accoglienza.

Ma, con Maria, ai piedi della croce, contempliamo anche la nascita di una umanità nuova, che sgorga dal cuore aperto di Cristo e si nutre delle parole coraggiose del Vangelo, un’umanità che fa della morte del Signore l’inizio di una nuova vita.

Con Maria, ai piedi della croce, sentiamo la gioia profonda di averla come nostra vera madre e di essere suoi veri figli, sicuri della sua protezione, pronti a vivere oggi il messaggio di amore di Gesù e a renderlo vivo e vitale in questo mondo, che è suo ed è nostro; in questo momento della storia, che è il più bello che è mai esistito, perché è l’unico che ora esiste e l’unico nel quale siamo vivi per essere attori di bene.

Con Maria, ai piedi della croce, sentiamo la gioia della donazione alla missione di evangelizzazione del mondo, che ci è affidata, perché Dio si fida di ciascuno di noi, si fida di me e conta su di noi, su di me, e con lei guardiamo lontano, ai tanti e alle tante che aspettano una parola di salvezza che Gesù offre e che noi possiamo far conoscere, far accogliere e far amare.

Con Maria, ai piedi della croce, sentiamo la gioia di riconoscere i tanti e le tante che hanno accolto la vocazione alla vita del Vangelo e spendono la loro vita per rendere questo mondo un luogo migliore, dove tutti possiamo vivere come fratelli e sorelle, figli di uno stesso Padre.

Con Maria, ai piedi della croce, rinnoviamo il coraggio di rispondere con il nostro “Amen” all’invito che è rivolto anche a noi. Ricordiamo il suo assenso: “Si faccia di me secondo la tua parola”, offerto a Dio tra le pareti della sua casa, che è nostra, e lo vediamo confermato qui, ora, ai piedi della croce. Con lei lo ripetiamo anche noi, perché Dio ce lo chiede e Dio attende la nostra fedeltà, per compiere opere grandi.

Con Maria, ai piedi della croce, ringraziamo Dio per il dono della salvezza e per il dono di lei: “Ecco tuo figlio”, “Ecco tua madre”.

Quanto ti è costato, Madre Santa, e quanto ti devo essere grato. Guidami a vivere santamente questo tempo, accompagnami a contemplare i giorni della passione, morte e risurrezione del tuo Figlio, aiutami a fare a meno dei miei peccati, ispirami pensieri e azioni di santità. Seguendo il tuo esempio, aprendo il cuore alla grazia che mi dona tuo Figlio.