Questa non è un’autobiografia ordinata, ma una raccolta di episodi e di riflessioni, che si susseguono, rispettando la successione di tempo e anche talvolta la connessione di idee. Va da sé che, essendo una collezione di ricordi personali, io sono sempre quello che fa bella figura, mentre sono gli altri, o almeno alcuni degli altri, che fanno la parte dei cattivi, degli ingenui, degli impreparati … e così via. Vi chiedo quindi di leggere il tutto – se mai qualcuno lo leggerà – con un attento spirito critico, per capire dove si nasconda il veleno della gelosia e l’elisir inebriante della vanità di chi scrive.
Per rispetto alle persone coinvolte, che non hanno alcuna ragione di essere pubblicamente esposte nelle mie elaborazioni, molte volte non faccio menzione dei loro nomi. Alcuni, che sono ricordati, hanno in comune la duplice caratteristica di essere ormai morti e, tutti meno uno, di godere della mia stima e gratitudine.
Il fine di questi ricordi è uno solo: far divertire qualcuno, attraverso queste esternazioni che hanno sempre un preciso aggancio con la realtà, anche se non tutta. Diciamo, semplicemente, che non ci sono bugie ma, quelle sì, alcune omissioni, in qualche caso per carità e in altri per legittima difesa.
Gli anni prima dell'ingresso in seminario (1941 - 1960)
- Ricordi di Guerra
- Venerò Domani
- Prime impressioni sul presepio
- Prima comunione
- Storie di barbieri
- Le scarpe da torero
- I lupini rubati
- Bravo a scuola
- Storia di pasta e di elezioni
- Bugie
- Due storie vergognose
- La stella in piazza
- Io e la matematica
- Il tema per la festa degli alberi
- La severità del preside
- La gioia di recitare
- La vocazione al sacerdozio
- Una narrazione di attività di AC
Gli anni in seminario (1960 - 1966)
- L’arte di copiare
- Visita all’aula del Concilio
- Le correzioni di Nicola
- Cerimoniere il seminario
- La morte di Papa Giovanni
- Stornelli a Roccantica
- Dottrina sociale
- Il trenta rubato
- Via Crucis al Colosseo
- Il dott. Arista e le prove di voce
- Lettura del Passio a San Pietro
- L’Istituto Cante di Montevecchio
- I turbamenti di Gigetto